Descrizione
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La frisella (o frisedda) è un tarallo di semola rimacinata di grano duro cotto al forno, tagliato a metà in senso orizzontale e fatto nuovamente cucinare. Può essere conservata per un periodo lungo e questo, nel passato, la rendeva una valida alternativa al pane.
E’ un prodotto croccante, che va “sponzato” ovvero bagnato/inzuppato in acqua fredda e condito con pomodorini, olio extra-vergine di oliva, sale e origano (o basilico). Le varianti sono infinite e stuzzicanti: ad esempio si può strofinare uno spicchio di aglio sulla frisa prima di bagnarla, per poi aggiungere del peperoncino, del cetriolo o del carosello; oppure la si può inzuppare d’olio, acqua, sugo di pomodoro e un filo di vino quindi condire con carciofini e “Lampascioni”.
Tutte le friselle riescono col buco?
Si, e la motivazione risiede nel passato. Le frise venivano infatti infilate in una cordicella i cui terminali, annodati, formavano una collana; un’idea funzionale per renderne facile il trasporto e la conservazione.
Era un pane da viaggio, che i pescatori, durante le lunghe battute di pesca, bagnavano in acqua marina. Loro, come noi oggi, la usavano anche come fondo per le zuppe di pesce o di cozze.
Vi è venuta fame? Fate incetta delle nostre friselle di grano duro e al farro!
Peso | 400 gr |
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